Sono disponibili nuovi strumenti per incentivare e diffondere le comunità energetiche rinnovabili (CER) come si legge sul sito del Gestore dei servizi energetici (GSE) che ha creato una sezione apposita per chi decide di condividere e gestire la produzione, la distribuzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili. Le CER rappresentano un enorme vantaggio sia in termini ambientali contribuendo al passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili e riducendo le emissioni di gas serra, sia economici con la riduzione dei costi e la creazione di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili.
A chi sono le rivolte le CER
Possono far parte di una CER cittadini, piccole e medie imprese (a patto che la partecipazione non costituisca l’attività commerciale e industriale principale), enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le associazioni con personalità giuridica di diritto privato, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono, tramite i loro consumi, energia elettrica prodotta da impianti rinnovabili.
Come aderire
In genere basta firmare un accordo con un Gruppo di auto-consumatori presente nella propria area geografica o aderire ad uno statuto nel caso delle CER. Non è necessario cambiare il proprio gestore di energia elettrica perché la Comunità o il Gruppo a cui si aderirà percepirà degli incentivi sulla base dell’energia immessa in rete dagli impianti e prelevata dai membri.
Gli incentivi
Con il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7 dicembre 2023, n. 414 (Decreto CACER), in vigore dal 24 gennaio 2024, è stata prevista una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa. La tariffa può essere richiesta fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento di una potenza pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
Tra le agevolazioni c’è anche un contributo reso possibile con il PNRR, nella misura massima del 40% dei costi di investimento ammissibili, per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti all’interno di CER o Gruppo di autoconsumatori realizzati in comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti. Nel caso invece di un impianto in un comune con più di 5.000 abitanti, è possibile accedere alle detrazioni fiscali ordinarie o ad altri tipi di contributo per la realizzazione dell’impianto.
Per accedere agli incentivi previsti dal Decreto CACER è necessario che gli impianti rispettino specifici requisiti.
Per maggiori informazioni: https://www.gse.it/servizi-per-te/news/nuovi-strumenti-di-supporto-per-la-diffusione-delle-comunita-energetiche
23/04/2024 – Ufficio Stampa ACP