Il clima economico generale incide sul livello di fiducia dei consumatori registrato a ottobre 2024. Lo certifica l’Istituto Nazionale di Statistica che stima una diminuzione al 97,4 rispetto all’ultimo dato registrato di 98,3. In calo anche il clima di fiducia delle imprese che scende a 93,4 da 95,6, su un livello minimo da aprile 2021.

Per il mondo imprenditoriale le rilevazioni sono col segno meno principalmente perché peggiora la situazione del comparto manifatturiero (da 86,6 a 85,8) e dei servizi di mercato (da 100,4 a 95,3). Per i consumatori invece, come dicevamo, assume rilievo il deterioramento delle opinioni sul quadro economico complessivo e sulle aspettative per il futuro.

I dati dell’Istituto di via Cesare Balbo non sono da sottovalutare. L’incertezza che domina il contesto internazionale sul piano geopolitico ed economico influenza la propensione agli acquisti dei cittadini. Non solo. L’aumento generalizzato dei prezzi dei beni di prima necessità e la mancanza di una prospettiva, o meglio di una ‘visione’ per il futuro dell’economia nazionale, spingono ad una maggiore cautela e, dunque, a un contenimento dei consumi. Anche i dati sull’inflazione non aiutano: seppure nei mesi scorsi si sia registrato un leggero rallentamento nell’Eurozona, a ottobre si prevede un nuovo rimbalzo dovuto ancora una volta ai prezzi dell’energia. Sui costi sostenuti per luce e gas stanno incidendo i tagli operati dai governi su sussidi, indennità e agevolazioni fiscali.

Ufficio Stampa ACP – 30 ottobre 2024