Anche a dicembre sono arrivati puntuali i risultati dell’indagine Istat sul clima di fiducia dei consumatori italiani. In questa fine anno l’indice flette passando da 96,6 a 96,3, mentre l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese è in aumento, da 93,2 a 95,3.
L’indagine, che l’Istituto Nazionale di Statistica svolge mensilmente ormai dal 1982, e che viene condotta nei primi quindici giorni lavorativi di ogni mese, mostra dunque una flessione. Il segno meno è dovuto secondo l’Istituto di via Cesare Balbo al peggioramento delle attese sulla situazione economica del Paese e di quella sulla disoccupazione, che si riflette in un calo del clima economico attuale (da 97,8 a 96,1) e di quello futuro (da 93,8 a 93,3).
Va meglio per le imprese, ma il quadro non è omogeneo. La situazione è più rosea nei servizi che non nel settore industriale. Nel manifatturiero si passa da 86,5 a 85,8 e nelle costruzioni da 101,5 a 100,9. Nei servizi i numeri migliori si registrano in quelli di mercato (commercio, turismo, trasporti, professioni, comunicazioni) da 93,9 a 99,6, mentre nel commercio al dettaglio l’incremento è sottile e va da 106,8 a 106,9. Tuttavia l’esito della ricerca statistica sulla voce delle imprese viene letta nel complesso positivamente: dopo due mesi consecutivi l’indice di fiducia è aumentato.
Per maggiori informazioni vai al sito Istat
Ufficio Stampa ACP – 21 dicembre 2024