Bandiera dell'Unione Europea sbiadita su sfondo di cielo azzurro. Concetto di Unione Europea in declino o crisi.

Alcune associazioni dei consumatori hanno annunciato la loro adesione alla manifestazione del 15 marzo per chiedere un’Europa “più forte, coesa e giusta, al servizio delle persone e non degli interessi economici e finanziari”.

ACP ha deciso di non partecipare alla manifestazione, non perché rigetti gli ideali dichiarati dalle altre associazioni, ma perché l’Unione Europea è progettata per ostacolarli”, dichiara Gavino Sanna, Presidente ACP, spiegando che aderire a questa iniziativa significherebbe alimentare un’illusione: “L’Unione Europea nasce per ridurre lo stato sociale, in pieno contrasto con la Costituzione italiana,  non sarà mai al servizio dei cittadini”.

ACP sottolinea che aderire alla UE significa accettare tagli a welfare e sanità, precarietà, compressione salariale tramite la competizione al ribasso del costo del lavoro e un Patto di Stabilità intoccabile quando si tratta di dare servizi ai cittadini, che oggi svanisce per finanziare spese militari da centinaia di miliardi.

Oltre ad essere strutturalmente ostile alle tutele sociali, l’Unione Europea è anche un sistema antidemocratico e incomprensibile, dove le decisioni che condizionano la vita di milioni di persone sono prese tramite meccanismi intricati e lontani dai cittadini. Il vero potere non risiede nei parlamenti nazionali né in quello europeo, ma in commissioni e organi tecnici privi di controllo popolare.

Non si può invocare un’Europa sociale e poi difendere istituzioni che hanno smantellato il welfare, imposto precarietà e reso la politica economica ostaggio dei mercati finanziari. La “riforma dall’interno” è una favola senza più credibilità.

“A chi accuserà ACP di non avere proposte – conclude Gavino Sanna – rispondiamo con chiarezza: la scelta è tra accettare questa UE per quello che è – e per tutto quello che comporta – oppure avere il coraggio di metterne in discussione la permanenza. Non possiamo permetterci di perdere altri decenni in attesa di una UE sociale che non ci sarà. Per difendere consumatori, lavoratori e cittadini servono coraggio e onestà intellettuale, per questo non saliremo sull’affollato  carro della propaganda e retorica europeista”.

Ufficio Stampa ACP – 10 marzo 2025