A fine aprile è stata approvata dal Parlamento europeo, con 584 voti favorevoli, la Direttiva sul cosiddetto “diritto alla riparazione” per i consumatori che stabilisce l’obbligo per i fabbricanti di riparare i beni, riducendo così i rifiuti e prolungando il ciclo di vita dei prodotti.
Cosa prevede il diritto alla riparazione
Il diritto alla riparazione stabilisce il diritto dei consumatori di ottenere riparazioni convenienti, accessibili e di qualità per i prodotti che hanno acquistato. Il diritto alla riparazione cerca di contrastare le pratiche commerciali che rendono difficile o troppo costoso riparare i prodotti, o i costruttori che impediscono o scoraggiano attivamente i consumatori dal riparare i loro beni di consumo.
Estensione della garanzia
Con la Direttiva europea viene ulteriormente esteta di un anno la garanzia, incentivando così i cittadini a preferire la riparazione anziché la sostituzione. E anche scaduta la garanzia, i produttori dovranno comunque intervenire sugli elettrodomestici più comuni e riparabili, ai sensi della normativa UE, come ad esempio la lavatrice, l’aspirapolvere e lo smartphone. I consumatori, durante il periodo di riparazione, potranno prendere un dispositivo in prestito o sceglierne uno ricondizionato.
Sostegno al settore delle riparazioni
Le norme puntano a rilanciare il settore delle riparazioni riducendone i costi. Ai produttori verrà chiesto di fornire pezzi di ricambio ad un prezzo ragionevole, senza poter impedire le riparazioni con pezzi di ricambio di seconda mano o stampati in 3D da parte di tecnici indipendenti e di piccoli negozi di riparazione. I costruttori, inoltre, non potranno rifiutarsi di riparare un prodotto né per questioni economiche né perché è stato precedentemente riparato da altri.
Vantaggi della riparazione
Promuovere il diritto alla riparazione può avere vantaggi ambientali, economici e sociali, consentendo di: ridurre i rifiuti elettronici, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’impatto ambientale dei consumi; prolungare la vita utile dei prodotti, evitando la necessità di sostituirli frequentemente limitando l’impatto complessivo della produzione e dello smaltimento dei beni di consumo; risparmiare costi a lungo termine ai consumatori e promuovere l’occupazione nei settori della riparazione.
La direttiva dovrà ora essere approvata dal Consiglio e una volta pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla. Ogni Paese dovrà attuare una strategia per promuovere le riparazioni con buoni d’acquisto o fondi per la riparazione, campagne di informazione, corsi di riparazione o sostegno agli spazi di riparazione gestiti dalla comunità. I cittadini europei potranno consultare una piattaforma on line per trovare agilmente negozi, rivenditori e tutte le informazioni utili sul servizio di riparazione.
Per maggiori informazioni: https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20240419IPR20590/diritto-alla-riparazione-riparazioni-piu-facili-e-vantaggiose-per-i-consumatori
Ufficio Stampa ACP – 11 maggio 2024