Dopo l’intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per presunte pratiche commerciali scorrette riguardo alle modalità con cui i due operatori stavano riorganizzando la cessione di circa 2,5 milioni di clienti, definiti come “prevalentemente digitali”, da Intesa Sanpaolo a Isybank, si sono finalmente risolte le criticità e l’Antitrust ha accettando gli impegni proposti dalle due società.

A seguito di oltre 6.000 segnalazioni da parte di consumatori e delle associazioni di consumatori, a novembre l’Autorità aveva avviato un procedimento istruttorio per le modalità poco trasparenti con cui Intesa Sanpaolo aveva comunicato ai propri clienti il passaggio automatico dei loro conti a Isybank. Nel dettaglio, il piano prevedeva il trasferimento in due fasi: la prima, realizzata il 16 ottobre 2023 che ha riguardato circa 275 mila clienti e la seconda includente oltre due milioni di clienti con effetto dal 18 marzo 2024.

Il passaggio ha comportato una serie di disagi per i clienti tra cui l’impossibilità di interagire con il nuovo operatore bancario tramite il browser del proprio personal computer, come invece avveniva con Intesa Sanpaolo, ma soltanto attraverso il proprio smartphone, anche perché Isybank non ha sportelli fisici, il cambiamento del proprio IBAN e la mancanza di alcune funzionalità non presenti in Isybank (come ad esempio quelle relative alle carte virtuali per gli acquisti on line e al libretto degli assegni).

In seguito all’istruttoria, Intesa Sanpaolo e Isybank hanno presentato una proposta di impegni per fornire a tutti i clienti informazioni chiare ed esaustive sulla natura e sulle condizioni del trasferimento. Ai clienti che rientravano nella prima fase è stata assicurata la possibilità di tornare in Intesa Sanpaolo con condizioni vantaggiose e recupero del proprio IBAN. Quelli della seconda fase invece saranno liberi di trasferirsi ad Isybank solo dopo aver manifestato un esplicito consenso alle modifiche contrattuali.

Maggiori informazioni sul sito AGCM: https://www.agcm.it/media/comunicati-stampa/2023/11/PS12660

Ufficio Stampa ACP – 28 giugno 2024